Signor Ministro, come Le è certamente noto la Corte costituzionale ha da poco confermato, con la sentenza n. 130/2023, quanto già aveva affermato nel 2019, respingendo si le eccezioni di incostituzionalità della normativa che prevede il pagamento differito e rateale della buonuscita per chi va in pensione per raggiunti limiti di età, ma ribadendo anche che è urgente ridefinire quella
disciplina, pur se nell’àmbito di una organica revisione dell’intera materia pensionistica, al fine di non compromettere la funzione retributiva e previdenziale dell’indennità di buonuscita, conquistata “attraverso la prestazione dell’attività lavorativa e come frutto di essa”.